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La cessione del credito d’imposta è la possibilità che lo Stato (Ai sensi dell’articolo 121 del decreto-legge n. 34 del 2020 (c.d. Decreto Rilancio) concede al contribuente di rinunciare all’utilizzo diretto della detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi e di optare, in alternativa, per cedere il relativo credito d’imposta di pari ammontare «con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari».
Facendo quindi un esempio: se io devo recuperare dallo Stato 100 euro spesi per dei lavori che mi danno diritto a determinate agevolazioni, posso pagare l’impresa cedendo quei 100 euro del credito d’imposta che lo Stato mi avrebbe pagato. A sua volta, l’impresa potrà fare lo stesso verso altri soggetti con gli stessi 100 euro
La prima cosa da fare è verificare la propria capienza fiscale con il proprio commercialista, datore di lavoro o C.A.F. oppure con l’aiuto di un nostro consulente. Una volta verificata la cosiddetta capienza bisogna identificare la tipologia di intervento e i requisiti per accedervi. Chi, invece, è considerato «incapiente», cioè non ha un reddito soggetto ad Irpef o a imposta sostitutiva, può sfruttare la possibilità dello sconto in fattura per non perdere le agevolazioni fiscali.
La cessione del credito d’imposta può essere effettuata quando il credito deriva da uno di questi interventi:
Purtroppo non esiste una risposta univoca, in linea generale dobbiamo sempre considerare che cedere un credito prevede un acquisto da parte di un terzo soggetto e questo “acquisto” non avviene quasi mai al prezzo pieno.
Facciamo un Esempio:
un credito d’imposta del superbonus 110% ceduto a istituti di credito viene riconosciuto nella misura compresa tra il 102% e il 90% ,a seconda degli istituti, del credito stesso. (come da “offerte pubblicitarie dei vari istituti” senza contare assicurazioni e certificazioni varie ed eventuali).
Vale a dire: Ipotizzando sempre un importo di 100 euro di lavori. Se il beneficiario applica in forma propria la detrazione, in 5 anni avrà 110 euro di benefici fiscale.
Quindi per 100 euro di spesa ne detraiamo 110 euro in 5 anni = 22 euro l’anno x 5 anni
In caso di cessione del credito:
lo stesso importo di lavori 100 euro di lavori possono essere rimborsagti “subito” con un offerta media compresa tra i 102 euro e i 90 euro. NB “costo polizze assicurative e certificazioni” varie escluse.
Quindi per 100 euro di spesa cedendo il credito ne otteniamo subito una cifra compresa tra i 102 euro e i 90 euro.
In realtà alla fine con gran fatica, nel migliore dei casi , si otterrà il 100% del costo sostenuto. Quindi seppur con grande fatica e magari con l’aiuto di un nostro consulente, per orientarsi tra le varie offerte, la strada della cessione del credito è percorribile.
Questa è la prima cosa da fare, a prescindere dall’intervento che andrete ad effettuare Il nostro consiglio è di valutare sin da subito la cessione del credito. I nostri tecnici e partner affrontano subito questo tema perché oggi è una delle maggiori discriminanti in ogni processo edilizio. Avere ben chiari subito i partner finanziari vi permetterà già nelle fasi iniziali la miglior definizione dell’intervento. E soprattutto scegliendo subito a chi cedere il credito saprete già la documentazione necessaria e i tempi tecnici (esatto ogni istituto è a se purtroppo) per l’erogazione della liquidità.
Come per tutte le novità, vi renderete conto, che dopo un iniziale scetticismo da parte degli istituti di credito a cui chiederete, navigando su internet e social vi imbatterete da soli nella miriade di offerte di cessione del credito. Non è possibile indirizzarvi. senza sapere nulla del vostro intervento, verso un istituto di credito piuttosto che un altro. Ogni caso va valutato a se e cosi ogni offerta di cessione del credito. Se sei interessato:
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