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L’ecobonus 110 % è stato introdotto dal decreto rilancio del 13/5/2020 e prevede uno beneficio fiscale del 110% sull’irpef del contribuente volto al miglioramento della prestazione energetica degli edifici. Si applica alle opere di efficentamento energetico quali cappotti termici, installazione di impianti di riscaldamento e condizionamento, pannelli solari etc.
Essendo un incentivo volto al miglioramento della prestazione energetica degli edifici l‘ecobonus del 110% prevede il miglioramento della classe energetica con il salto di almeno due classi (o in condizioni particolari della miglior classe energetica raggiungibile per quel tipo di edificio). Questo è un requisito fondamentale per non perdere la detrazione.
Esistono 2 tipologie di interventi:
Nel caso in cui, congiuntamente agli interventi definiti PRIMARI, vengano realizzati altri interventi, che definiremo SECONDARI, anche questi ultimi avranno accesso al super ecobonus 110% e alla ripartizione in 5 anni.
Fanno parte degli interventi TRAINANTI :
Al momento dell’introduzione dell’ecobonus 110% sono stati introdotti dei limiti economici agli interventi di efficientemento energetico per ogni singola unità immobiliare. I costi extra non sono detraibili.
La detrazione del 110% è destinata alle persone fisiche, non nell’esercizio di imprese, arti o professioni, ai condomini e agli IACP e non spetta se le spese fanno riferimento ad interventi su edifici singoli non adibiti ad abitazione principale.
Con l’ecobonus 110% si può anche richiedere lo sconto immediato in fattura, dove il fornitore dovrà anticipare sotto forma di sconto il 100% del costo dei lavori. Quest’ultimo tuttavia riceverà in cambio un credito di imposta pari al 110%.
Introdotto nel 2019, il meccanismo dello sconto in fattura non aveva dato buoni risultati. Varie aziende infatti non disponendo della capienza sufficiente per metterlo in pratica, sostengono che questa modalità penalizzi le piccole realtà, a vantaggio di quelle grandi. In questo caso però, le imprese potrebbero essere attirate dal rimborso maggiore rispetto alla quota anticipata.
Altra possibilità infine, disponibile per tutti i contribuenti, prevede di cedere il credito corrispondente alla detrazione alle banche o ad altri intermediari finanziari.
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